Il 27 luglio 1922 alle ore 21, previo avviso spedito otto giorni prima a tutti i 52 iscritti alla costituenda sezione dell'Associazione Nazionale Alpini, ha luogo l'assemblea di costituzione della sezione alpini di Lecco nella sala consigliare del municipio. Intervengono 28 soci e altri 15 si fanno rappresentare.
L'invito ad associarsi del primo presidente, Ferdinando Doniselli, affiancato dal senatore Umberto Locatelli che rimarrà nella storia degli alpini lecchesi quale presidente onorario dal 1922 al 1958, fu presto raccolto da tanti alpini, come testimonia il sorgere di numerosi gruppi sin dai primi anni. Ora sono 71, fioriti spontaneamente in Valsassina, nei paesi lacustri, in città, nell'alta e bassa Brianza ed uno in val San Giacomo, sulla via dello Spluga.
Questo successo, ottenuto in oltre novantadue anni di vita, lo si deve all'ubicazione tra lago e monte della città di Lecco stessa e al carattere degli abitanti della zona: gente dedita al lavoro, al sacrificio ed al continuo impegno, innamorata delle proprie montagne, palestre di storici alpinisti di fama mondiale e culla di schiere di penne nere di pura razza scarpona, valorose in guerra, solidali in pace.
Dal 1922 ottimi presidenti hanno governato questa sezione. Su tutti un reduce di Russia decorato di medaglie d'argento e di bronzo al Valor Militare, il presidentissimo, l'indimenticabile Ugo Merlini che nel 1945 prese in mano la baracca, come lui soleva dire, sino al 1965, quando l'assemblea dei delegati lo nominò presidente nazionale dell'Associazione.
Quanta strada da allora!
Oggi la sezione alpini di Lecco è guidata da Marco Magni, giovane eletto presidente dall'assemblea dei delegati di marzo 2013 dopo la scadenza del mandato di Luca Ripamonti.
Molti i fiori all'occhiello di questa sezione che conta circa 6000 soci e vanta la testimonianza del coraggio di almeno 110 alpini decorati al Valor Militare.
Primo fra tutti per importanza, anche se di più di recente costituzione, il nucleo, poi unità, di Protezione Civile, nato già nel 1988 aderendo ad un preciso indirizzo sancito dallo statuto dell'ANA. La Unità di Protezione Civile Alessandro Merlini, voluta dal compianto presidente figlio di Ugo, può contare su una notevole forza uomini suddivisi in vari settori come il logistico, antincendio boschivo, cinofili, trasmissioni, sanità e direzionale, coadiuvati da un buon parco attrezzature per poter operare in modo autonomo.
E di seguito, in ordine di età:
Nel 1931, ai 2000 metri dei Piani di Artavaggio, è inaugurato il rifugio (capanna) Cazzaniga, dal nome del capitano degli alpini campione di canottaggio deceduto nel 1928. Bruciato nel 1944 fu ricostruito dagli alpini nel dopoguerra e nuovamente inaugurato nel 1952 alla presenza di un giovane prete che ne lesse l'orazione, don Carlo Gnocchi, oggi beato. Successivamente ampliato, ammodernato, e divenuto meta di escursionisti, sciatori e amanti della montagna, dal 1972 prende il nome di Rifugio Cazzaniga-Merlini in ricordo dello scomparso presidente nazionale. Nel 2012, 90° della sezione, 60° del ricostruito rifugio e 40° dell'ampliamento, l'allora presidente nazionale Perona ha inaugurato all'interno due sale storiche che ne ripropongono la vicenda su pannelli fotografici.
L'appuntamento sezionale al rifugio si ripete ogni ultima domenica di giugno.
Nel 1953 vede la luce il giornale sezionale Penna Nera delle Grigne, allora mensile, oggi trimestrale.
Nel 1959 viene consacrata dal cardinale Montini, poi papa Paolo VI, e inaugurata dal presidente nazionale Erizzo, la chiesetta al Pian delle Betulle, nata da un voto fatto nel 1943, in Albania, da un gruppo di alpini del glorioso Battaglione Morbegno. Nel suo interno sono ogni anno murate nel cemento delle marmette con inciso i nomi di tanti reduci morbegnini scomparsi, per onorarne il ricordo. Nei locali sottostanti la chiesa dal 2005 ha preso forma un museo Casa della memoria sul Morbegno e sulla Tridentina.
L'appuntamento sezionale di devoto pellegrinaggio al monumento ex voto si ripete ogni prima domenica di settembre.
Nel 1967 il coro Grigna, nato a Lecco nel 1958 prendendo il nome da una delle più belle nostre montagne, diviene Coro Grigna dell'ANA di Lecco. Il complesso già nel 1968 presenta la raccolta di incisioni (tre dischi a 33 giri) I veri canti degli alpini, trentuno canti con melodia e testi originali che la commissione per la difesa del canto alpino, nominata a seguito del 1° convegno tenutosi a Lecco, ha pubblicato nel libretto Canti degli Alpini. La sua attività continua da 55 anni con importanti concerti in Italia e all'estero.
Attualmente la sezione si avvale anche della collaborazione del Coro Stelutis e del Coro Adda.
Nel 1973 nasce ufficialmente la Banda alpini sezionale per la quale da non molto ha preso il via la nuova sfida della organizzazione di una Scuola Musicale Alpina. Fra i motivi di orgoglio la banda della sezione annovera la partecipazione all'adunata nazionale di Roma del 1979, dove venne scelta a rappresentare tutti gli alpini d'Italia in piazza san Pietro, alla presenza del Papa Giovanni Paolo II°.
La sezione a tutt'oggi è lieta di annoverare tra gli iscritti numerosi atleti specializzati nelle discipline dello sci alpino e dello sci nordico, come nelle discipline pedestri montagnine, marcia di regolarità in montagna e corsa in montagna che partecipano regolarmente alle varie gare con esiti positivi. A febbraio del 2014 il settore sportivo con i gruppi della Valsassina hanno organizzato il campionato nazionale ANA sci di fondo a Barzio-Piani di Bobbio.
Sono numerose le attività altruistiche e di solidarietà e tra queste la sezione vanta il Soccorso degli Alpini Gildo Molteni alla memoria, con sede a Mandello del Lario, un meritevole organismo che copre con numerosi volontari e proprie ambulanze il fabbisogno sanitario del centro lago e non solo.
Fra le iniziative più recenti infine, l'intera sezione è stata impegnata nel ricupero della Linea Cadorna, ed ora lo è nel mantenimento, nel tratto di Corenno Plinio, dopo che il progetto era compreso tra quelli concorrenti ai finanziamenti INTERREG, il piano di accordi italo-svizzeri con dotazione di denaro per la realizzazione delle iniziative più meritevoli. Quest'opera costruita per la difesa del territorio nel corso del primo conflitto mondiale costituisce un museo a cielo aperto con un percorso reso fruibile a tutti.
Ma non possiamo dimenticare che la sezione di Lecco organizza anche annualmente:
- l'assegnazione delle borse di studio Ugo Merlini a studenti meritevoli con contemporaneo concerto della Banda sezionale;
- la consegna della borsa di studio Corrado Pedroni alla memoria, ad un medico ricercatore, con contemporaneo concerto del coro Grigna;
- la festa della Unità di Protezione Civile con assegnazione del premio Raffaele Ripamonti alla memoria ad un alpino che si è distinto per impegno nella sezione;
- la commemorazione dell'anniversario di Nikolajewka;
- incontri (lezioni ed uscite sul territorio) con gli studenti delle scuole elementari e medie di carattere culturale e/o sulla Linea Cadorna, tramite la commissione cultura;
- prove di evacuazione di edifici scolastici, tramite l'unità di protezione civile, settore scuole, dal 2001 e sino ai nostri giorni;
- incontri dei giovani alpini;
- la raccolta dei dati dei gruppi per la compilazione annuale del Libro Verde della Solidarietà;
- esercitazioni ed interventi di protezione civile anche in ambito locale;
- la partecipazione alla Colletta alimentare nel territorio;
- manifestazioni sportive sezionali e intersezionali,
ed altro ancora.
Le penne nere del nostro territorio vogliono continuare ad essere il simbolo della coscienza nazionale: amate e rispettate per un costante impegno umanitario di pace; rispettose custodi della memoria storica; sempre convinte che l'ANA deve vivere e continuare nel tempo.
Luigi Bossi
Il video sotto riporta uno stralcio del film "Anima sii come la montagna" curato da Luca Ripamonti.
Per info chiamare in sede a Lecco in orari di ufficio.
Il video sotto riporta uno stralcio del film "Anima sii come la montagna" curato da Luca Ripamonti.
Per info chiamare in sede a Lecco in orari di ufficio.